L’emergenza Coronavirus è una problematica che sta generando forte preoccupazione, ma si tratta anche di una sfida tecnologica notevole: in questi ultimi mesi, infatti, le organizzazioni, le aziende e i governi di tutto il mondo si sono messi al lavoro per riuscire ad individuare nuovi strumenti per contenere la diffusione della malattia e limitarne le conseguenze.
Robot e droni per diffondere direttive e distribuire medicinali
In questo senso, l’intelligenza artificiale e la geolocalizzazione hanno offerto un aiuto concreto al controllo e alla prevenzione. In Cina, in particolare, si è assistito a una serie di episodi davvero singolari: basti pensare alla vicenda che ha visto protagonista un abitante di Nanchino che, pur non avendo comunicato i suoi spostamenti, è stato localizzato dalle autorità ed è stato sottoposto alla quarantena. O ancora, nella regione del Guandong, sono comparsi dei robot programmati per identificare i passanti senza mascherina e invitarli ad indossarla.
Ma l’utilizzo della tecnologia non si ferma qui: nei cieli di Pechino e Shanghai sono stati inviati dei droni che, attraverso i loro speaker, diffondono messaggi e direttive igienico/sanitarie alla popolazione, indicando le regole di comportamento da adottare di fronte all’epidemia.
Anche nell’area di Wuhan sono stati attivati i droni ma, in questo caso, allo scopo di distribuire medicinali e mascherine: la città, infatti, si trova attualmente in stato di emergenza ed è quella che, ad oggi, presenta il maggior numero di contagi.
Ricostruzione dello storico degli spostamenti attraverso gli smartphone
Gli smartphone si sono rivelati strumenti davvero utili per ricostruire lo storico degli spostamenti delle persone: la maggior parte degli operatori telefonici cinesi – come China Mobile – hanno inviato ai loro clienti un messaggio di testo contenente l’elenco dei luoghi da loro recentemente visitati. Inoltre, il personale sanitario presente nei posti di blocco di fronte agli accessi delle zone infettate ha controllato i dispositivi mobili di coloro che desideravano accedervi, al fine di verificare i loro ultimi viaggi.
Nuovi sistemi di misurazione della temperatura corporea
Si è reso necessario anche l’utilizzo di sistemi di misurazione della temperatura corporea, con l’obiettivo di individuare coloro che hanno contratto il virus: alcune realtà come Baidu – il motore di ricerca più utilizzato in Cina – e Megvii – un’azienda specializzata in intelligenza artificiale – hanno sviluppato nuovi tipi di tecnologie in grado di stabilire rapidamente l’eventuale alterazione o stato febbrile delle persone.
Smart working e telelavoro
Per contenere gli spostamenti dei propri dipendenti e collaboratori – e, dunque, la diffusione dell’epidemia – numerose imprese, multinazionali e strutture di vario genere hanno optato per formule come lo smart working e il telelavoro. Si tratta di soluzioni sicuramente indovinate ma che, nel lungo periodo, potrebbero rivelarsi dannose per la produttività e l’economia, specialmente in paesi come la Cina – che sta registrando la crescita globale più bassa degli ultimi 30 anni.