Il Dpcm e le misure di contenimento del contagio da COVID-19
Nella notte dell’8 marzo scorso, il Premier Giuseppe Conte ha emanato un Dpcm recante le misure urgenti di contenimento del contagio nella regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia, messe in atto allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19.
Il decreto, in vigore da ieri e valido fino al 3 aprile 2020, ribadisce di evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dai territori delle zone sopracitate, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
Lavoro agile: continuazione delle attività in sicurezza
I datori di lavoro pubblici e privati, dunque, sono invitati a promuovere la fruizione, da parte dei loro dipendenti e collaboratori, dei periodi di congedo ordinario e di ferie o, in alternativa, a continuare le proprie attività servendosi di modalità quali lo smart working. Quest’ultima possibilità è altamente agevolata, specialmente in un periodo particolare come questo: il decreto, all’art. 2, c. 1, lett. r afferma: “La modalità di lavoro agile disciplinata dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81, può essere applicata, per la durata dello stato di emergenza di cui alla deliberazione del Consiglio dei ministri 21 gennaio 2020, dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, nel rispetto dei principi dettati dalle menzionate disposizioni, anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti […]”.
Il lavoro agile, dunque, pur non applicabile a qualsiasi categoria di lavoratori (come chi è attivo nel campo del commercio, della ristorazione o della produzione industriale), sembra essere la soluzione migliore per evitare di bloccare completamente l’operatività di un’azienda: svolgibile sia presso la propria abitazione che in sedi alternative, è già stato adottato da numerose realtà impegnate nell’ambito dei servizi – quali banche, assicurazioni e società di consulenza.
Easy Pc e lo smart working
Al fine di garantire le misure di sicurezza espresse dalle disposizioni emanate la notte scorsa e assicurare la prosecuzione delle attività, Easy Pc ha scelto lo smart working proprio in queste ore: ricorrendo ad alcune efficaci modalità per essere sempre in contatto fra colleghi, abbiamo provveduto a rendere i nostri dispositivi idonei a svolgere da remoto tutte le ordinarie mansioni d’ufficio, in modo tale da procedere con il lavoro e continuare ad assicurare la piena reperibilità ai nostri clienti.
Nella speranza che questa emergenza rientri al più presto, non esitate a contattarci per avere maggiori informazioni sullo smart working e sui software che aiutano a metterlo in pratica.