Il Governo USA vieterà l’utilizzo di TikTok e WeChat

In seguito agli ordini esecutivi espressi dal Presidente Donald Trump, il segretario del Dipartimento del Commercio, Wilbur Ross, ha annunciato che, a partire dal 27 settembre 2020, in tutto il territorio americano sarà vietato scaricare le applicazioni di messaggistica TikTok e WeChat di proprietà dei gruppi cinesi Tencent e ByteDance. Il divieto doveva essere applicato una settimana prima, tuttavia il Governo ha optato per un rinvio.
La drastica decisione rappresenta la conclusione degli avvenimenti del 6 agosto scorso, quando la Casa Bianca ha imposto la vendita delle attività statunitensi di TikTok a una società americana, con l’obiettivo di preservarle. Ciononostante, la negoziazione ancora in corso tra ByteDance e Oracle – società USA – vedrebbe quest’ultima unicamente come partner tecnologico e socio di minoranza.

Oracle e Walmart: nuovi partner americani

Il rinvio del blocco dei download delle applicazioni su AppStore e PlayStore è una diretta indicazione del Presidente Trump, in vista delle trattative ancora in fase di processazione e della scelta di Oracle e Walmart come nuovi partner americani.
Oracle, infatti, è stata selezionata come fornitore ufficiale della tecnologia cloud per TikTok, una scelta influenzata non solo dal recente trasferimento di gran parte delle attività di Zoom proprio nel cloud della società in questione, ma anche dalla necessità di individuare un collaboratore statunitense in modo tale da mantenere attiva l’app di messaggistica.
Il fondatore e Chief Technology Officer di Oracle, Larry Ellison, sostiene che l’infrastruttura di seconda generazione offerta dalla multinazionale informatica sia più affidabile, rapida e sicura di molte delle tecnologie attualmente utilizzate, anche in vista del punteggio di soddisfazione ottenuto nel corso di un’intervista a 935 clienti dei principali fornitori IaaS.
Safra Catz, CEO di Oracle, ha aggiunto che il coinvolgimento di Oracle nel progetto apporterà una serie di benefici non solo in termini di salvaguardia della privacy degli utenti, ma anche di incremento della popolarità della piattaforma.
Oracle, inoltre, avrà il compito di revisionare periodicamente il codice, di occuparsi del monitoraggio e di effettuare l’auditing, allo scopo di garantire la sicurezza dei dati degli utilizzatori americani.

TikTok Global

L’accordo Cina-Stati Uniti ha ricevuto un’approvazione provvisoria e prevede che TikTok crei una nuova società che prenderà il nome di TikTok Global, la quale:

  • Sarà responsabile della fornitura dei servizi di TikTok agli utenti statunitensi;
  • Sarà, in maggioranza, di proprietà di società americane, tra cui Oracle e Walmart (che investiranno su un’acquisizione pari al 20% del business);
  • Sarà società americana indipendente, con sede negli Stati Uniti e con 4 americani su 5 come membri del Consiglio di Amministrazione;
  • Sarà in possesso di tutta la tecnologia di TikTok, la quale dovrà essere conforme alle leggi e ai regolamenti sulla privacy degli USA.

Inoltre si prevede che, grazie anche alla posizione azionaria e alle capacità commerciali di Walmart, la fondazione di TikTok Global apporterà una serie di benefici al Paese, tra i quali la creazione di più di 25.000 nuovi posti di lavoro e il pagamento di più di 5 miliari di nuove tasse al Tesoro.

Applicazioni dannose per la sicurezza nazionale e la politica estera

La motivazione sottostante alla scelta di abolire l’utilizzo delle due applicazioni risiederebbe nella volontà di “proteggere gli utenti dalle minacce del Partito Comunista Cinese”. Il Dipartimento statunitense, infatti, sostiene che tale fazione politica rappresenti un grave pericolo non solo per l’economia, ma anche per la sicurezza nazionale e la politica estera.
All’interno del comunicato ufficiale del 6 agosto, infatti, si legge che TikTok e WeChat, pur essendo due applicazioni differenti, sono accomunate dal fatto che entrambe acquisiscono una cospicua mole di informazioni dagli utenti che le utilizzano – dall’attività sulla rete alla posizione, dalla cronologia di ricerca ai dati di navigazione – in modo tale che i servizi di intelligence del PCC possano sfruttarle per scopi potenzialmente dannosi.

La reazione della tech company

La tech company, in linea generale, si è ritrovata in disaccordo con le decisioni del Governo: Adam Mosseri, responsabile di Instagram dal 2018, afferma che l’abolizione delle due applicazioni potrebbe comportare una serie di conseguenze negative non solo per altre piattaforme come Instagram e Facebook, ma anche per tutta la rete; Vanessa Pappas, General Manager ad interim di TikTok USA, sostiene che le proibizioni danneggeranno l’intero settore ed invita Facebook e Instagram a mettere temporaneamente da parte la concorrenza lavorativa in nome della libertà di espressione e di unirsi alla voce del comune dissenso.
Si tratta di posizioni più che condivisibili, in particolare se si considera il fatto che, ad oggi, non sono state riportate prove concrete che possano testimoniare l’”utilizzo nefasto” delle informazioni da parte del PCC. Un utilizzo, fra l’altro, non meglio specificato. L’industria tecnologica, inoltre, potrebbe subire danni piuttosto ingenti data l’importanza della presenza negli Stati Uniti di TikTok e WeChat – e dei capitali da questi veicolati.

A questo punto, il quesito sorge spontaneo: quale sarà il futuro di due delle applicazioni di messaggistica più utilizzate al mondo?

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